7 Marzo 2010 - Ieri è stato varato un decreto che rappresenta l'ultimo, gravissimo, atto di prepotenza da parte del governo berlusconi (volutamente minuscolo) grazie al quale le liste elettorali del pdl più importanti, quella lombarda e quella laziale, escluse perché presentate in ritardo e con evidenti vizi di forma, rientrano in gioco. Un atto scellerato, da delinquenti, da dittatori, che dimostra la capacità di questi "potenti" di fregarsene delle leggi e delle regole, calpestando i diritti che tutti noi comuni mortali invece siamo obbligati a rispettare altrimenti sono guai. Incredibile e vergognoso è poi il modo in cui cercano di girare la frittata considerandosi vittime di un disegno orchestrato dall'opposizione che vorrebbe togliere ai loro elettori il diritto di voto, facendo gli gnorri davanti al fatto che questa vicenda mette in luce semmai la loro totale mancanza di rispetto nei confronti di chi li vota, nonché l'incompetenza e la mancanza di capacità nel ricoprire un ruolo che è importante, forse il più importante in un paese civile: garantire il voto a tutti. A dare l'ultimo tocco di colore a questo quadro ci pensano i media e i telegiornali soprattutto, adeguatamente pilotati, che si preoccupano di fare pomposi servizi sulla notte degli Oscar piuttosto che informare in maniera corretta il Paese su ciò che avviene in piazza. In tante città italiane, Firenze non ha fatto eccezione, i cittadini si sono radunati per gridare la loro indignazione. Io con loro.
"Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima".
L. N. Tolstoj
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